Presbyter Iohannes

se tu potessi contare le stelle del cielo e la sabbia del mare, allora potresti misurare i nostri domini e la nostra potenza

Con queste parole il Presbyter Iohannes concludeva la lettera, in latino, indirizzata a Manuele I Comneno, imperatore romano d’Oriente dal 1143. Non si può dire certo che mancasse di una notevole autostima questo leggendario prete Gianni, signore di un regno popolato da esseri di ogni genere, mirabilia affascinanti, ricchezze di ogni tipo, terre in cui latte e miele sgorgavano a volontà.

Ma chi era esattamente il prete Gianni?

Di lui narra Ottone di Frisinga nella sua opera Chronica, quando scrive di averne sentito parlare dal vescovo Ugo di Gabula. Stando a quanto riferito dal vescovo, il prete Gianni era re e sacerdote di un grande regno in Oriente.

Le informazioni riguardanti il prete Gianni lo definiscono prete nestoriano, seguace quindi di quel movimento creato da Nestorio nel V sec e condannato nel concilio di Efeso del 431 in quanto non in linea con l’ ortodossia cristiana. I nestoriani sostenevano infatti che Gesù fossero due persone insieme, oltre ad avere natura divina e umana.

Nel 1144 il prete Gianni aveva combattuto contro i Persiani e i Medi, vincendoli ad Edessa.

Il regno cristiano nestoriano su cui governava il sovrano, di cui si narrava tanto ma si conosceva poco, avrebbe potuto essere un valido alleato nelle crociate combattute contro i musulmani.

Così, papa Alessandro III decise di scrivere anch’egli una lettera e di inviarla insieme ad una delegazione.

Era il 1177 ma di quella delegazione si persero le tracce.

All’alone di mistero che circonda il prete Gianni si aggiungono anche le notizie riguardanti la sua ascendenza legata ai re magi e all’ apostolo Tommaso. Il collegamento con quest’ultimo sono le Indie, ricomprese in una parte del grande regno del prete Gianni e luogo in cui l’ apostolo Tommaso si diresse per continuare la sua opera di evangelizzazione.

Nel corso dei secoli la leggenda del prete Gianni si ripeterà con l’aggiunta di dettagli o la modifica di alcuni di essi a seconda delle occasioni e delle opportunità.

Come tutte le cose lontane ed indeterminate, sulle quali non si può avere nulla di certo e che si basano sul sentito dire, rese proprio per questo alone di mistero così affascinanti, anche la figura del prete Gianni è ancora affascinante ai nostri giorni.

Fonti:

Boccardi G., I perché del medioevo, Newton Compton ed.

Cerulli E., prete Gianni, enciclopedia italiana Treccani

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