La lenta costruzione del patrimonio asburgico

Gli Asburgo nacquero come una dinastia feudale nei territori dell’Alsazia e della Svizzera tedesca. Con il titolo di conti d’Asburgo, dal nome della sede originaria nel castello di Habsburg, aggregarono grosso modo tra il 1000 e il 1250 una serie di territori, non sempre adiacenti l’uno con latro, che nel loro insieme li resero, verso il 1250, i maggiori signori feudali dell’odierna Svizzera. La prima importante acquisizione fu nel 1264, all’estinzione dell’omonima dinastia feudale, quella della contea di Kyburg, situata all’incirca a est della città di Zurigo.

Nel 1273 il conte Rodolfo IV fu eletto re di Germania e durante il suo regno furono gettate le fondamenta della rilevanza europea della famiglia grazie all’acquisizione, avvenuta nel 1282, dei due ducati d’Austria e di Stiria, che Rodolfo tolse “manu militari” al re Ottokar II di Boemia. Il ducato d’Austria, con la propria capitale già a Vienna, era abbastanza modesto in quanto a estensione, e comprendeva allora i territori coincidenti più o meno con l’odierno stato austriaco dell’Austria Inferiore, nel nord-est della Repubblica Austriaca attuale. La Stiria era il territorio immediatamente a sud, con Graz quale capitale. I figli di Rodolfo ebbero il titolo di duca d’Austria, che fu portato da allora da tutti i membri della casata. Nel 1283, sotto l’auspicio del padre, Alberto e Rodolfo stipularono il trattato di Rheinfelden ove le terre asburgiche erano dichiarate une e indivisibili e sottoposte al principio della primogenitura. Rodolfo, il più giovane, avrebbe dovuto essere compensato con dei territori in Svevia ma in realtà nulla se ne fece, e questo fatto fu poi all’origine dell’assassinio di Alberto nel 1308.

Alberto, pur essendo stato re di Germania tra il 1298 e il 1308 (l’”Alberto tedesco” di Dante) non riuscì ad ingrandire i territori asburgici. Tentò in tutti i modi, in Olanda, in Turingia e in Boemia all’estinzione delle rispettive dinastie feudali ma non ebbe fortuna. I figli di Alberto, Federico I, Leopoldo I, Alberto II, Enrico e Ottone regnarono congiuntamente su un territorio indiviso mantenendo una relativa concordia tra loro. Il maggiore, Federico, disputò senza successo la corona di Germania a Ludovico il Bavaro mentre il secondo, Leopoldo, si occupò principalmente dell’amministrazione dei territori in Svizzera, Alsazia e Svevia, venendo a conflitto con i nascenti cantoni da cui fu sconfitto a Morgarten nel 1315. Morti Federico, Leopoldo ed anche Enrico i territori furono retti congiuntamente da Alberto II e Ottone. Sotto di loro riprese forza la crescita territoriale. Nel 1335 i due fratelli riuscirono ad ottenere dall’imperatore Ludovico il Bavaro l’infeudazione del ducato di Carinzia e della marca di Carniola, alla morte del duca Enrico, usurpando i diritti della figlia di questi, la celebre Margherita Maultasch, che riuscì a conservare dell’eredità paterna solo la contea di Tirolo. Carinzia e Carniola corrispondono grosso modo all’Austria sud-orientale e alla Slovenia. Ancora Alberto II ottenne per eredità della moglie l’importante contea di Ferrette in Alsazia, vicino a Basilea. Alberto II e il fratello regnarono in armonia, con Ottone che si occupava di Carinzia e Carniola. Morto Ottone nel 1339 e i suoi due figli Federico II e Leopoldo II nel 1344 Alberto rimase unico duca. La potenza della casata era già considerevole e questo fatto fu probabilmente all’origine dell’esclusione del riconoscimento di Alberto quale elettore del Regno di Germania nella Bolla d’Oro di Carlo IV di Lussemburgo del 1356.

Alla morte di Alberto nel 1358 si ebbe nuovamente un condominio tra i suoi figli Rodolfo IV, Federico III, Alberto III e Leopoldo III. Rodolfo, il maggiore, beneficiò di una sorta di superiorità sui fratelli più giovani, e promosse nel 1359 la costruzione di un documento, il famoso Privilegium Maius, che giustificò il potere degli Asburgo sull’Austria come basato su supposti editti di nientemeno che Giulio Cesare e Nerone e che, pur essendo smascherato come falso da Francesco Petrarca, fu alla base dell’ordinamento statuale asburgico nei secoli a venire. Oltre a ciò mediante un accomodamento con i Wittelsbach di Baviera acquisì un altro importante territorio, la Contea di Tirolo, nel 1363. L’espansione continuò morto Rodolfo nel 1365 sotto i fratelli Alberto III e Leopoldo III: in Svevia si ebbe l’acquisizione di Friburgo nel 1368, in Austria quella di Feldkirch nel Voralberg nel 1374 e più importante di tutte quella di buona parte dell’Istria alla morte del conte Alberto III di Gorizia. Nel 1379 i due fratelli arrivarono a spartirsi formalmente i territori rinnegando il vigente principio dell’unitarietà con il trattato di Neuberg. Alberto ottenne l’Austria propriamente detta, Leopoldo i territori svizzeri e alsaziani, il Tirolo, Stiria, Carinzia e Carniola. Fu quindi Leopoldo che dovette far fronte all’ostilità dei vicini, tra cui si distinsero la Repubblica di Venezia e i cantoni svizzeri. Se il conflitto con Venezia portò nel 1382 all’acquisizione di Trieste, che si diede al duca per evitare gli odiati veneziani, il conflitto con gli Svizzeri costò a Leopoldo III la perdita progressiva di parecchi territori e infine la vita sul campo di Sempach nel 1386.

Dopo la dedizione di Trieste le acquisizioni territoriali sostanzialmente si fermarono. I discendenti di Alberto III ottennero tra il 1438 e il 1444 le corone di Ungheria e Boemia ma non riuscirono a conservare i due troni alla morte senza eredi di Ladislao il Postumo nel 1457, quando solo gli originari territori austriaci ritornarono ai discendenti di Leopoldo III. Costoro si divisero ulteriormente i territori nel 1411, con Ernesto I regnante su Stiria, Carinzia e Carniola e Federico IV su Tirolo e territori svizzeri (ormai pochi), svevi e alsaziani.

Nel corso del XV secolo i territori alsaziani finirono venduti dal duca Sigismondo al duca di Borgogna Carlo il Temerario e alla morte di questi andarono alla Francia, mentre il Tirolo restò nel patrimonio familiare. Il duca Federico V, regnante dal 1424 su Stiria, Carinzia e Carniola, fu eletto nel 1440 re di Germania e nel 1457 acquisì i territori austriaci dell’estinta Linea Albertina. Nel 1453 Federico, che l’anno precedente era stato incoronato a Roma imperatore del Sacro Romano Impero, eresse l’Austria in Arciducato.

La storia successiva è più nota. Federico sposò il figlio Massimiliano con Maria di Borgogna, figlia di Carlo il Temerario, e ottenne l’eredità dei Paesi Bassi e poi, per il nipote Carlo, delle corone spagnole. Ferdinando, nipote di Massimiliano e fratello di Carlo, ottenne per eredità dalla moglie Anna Iagellona le due corone d’Ungheria e Boemia nel 1526. Carlo lasciò al fratello i territori originari austriaci nel 1556 e quei territori rimasero sostanzialmente asburgici sino al 1918. Le successive acquisizioni dell’impero, nei Balcani, in Italia e in Galizia furono frutto di imprese militari o diplomatiche, la Grande Guerra Turca, la Guerra di Successione Spagnola e le spartizioni della Polonia e a parte i territori italiani restarono nella monarchia sino alla fine.

I ritratti dei duchi d’Austria qui presentati sono opera dell’artista fiammingo Anton Boys e furono eseguiti intorno al 1580

Per approfondire:

Jean Bérenger, Histoire de l’empire des Habsbourg 1273-1665, Parigi, 2021

Bernard Boulengier, Guerres des trônes dans le Saint-Empire germanique. Habsbourg, Luxembourg et Wittelsbach en rivalité, Bruxelles-Parigi, 2021

William Coxe, History of the House of Austria, Londra, 1847

Alexander W.A. Leeper, A History of Medieval Austria, Oxford, 1941

William D. McCrackan, The rise of the Swiss Republic. A history, New York, NY, 1901

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