François-Henri de Montmorency, duca di Piney, detto il Maresciallo di Lussemburgo (Parigi, 8 gennaio 1628-Versailles, 4 gennaio 1695)
Appena più giovane del Gran Condé, suo cugino, e suo gregario per lunga parte della sua vita, fu il generale che meglio impersonificò la potenza militare francese sotto il Re Sole.
Apparteneva alla Casa di Montmorency, una delle più antiche della nobiltà di Francia, risalente al periodo carolingio. Il padre, François de Montmorency, conte di Luxe, era uno dei migliori spadaccini del regno, vincitore di numerosi duelli contro altri membri della nobiltà, ed era finito sul patibolo a Parigi il 22 giugno 1627 in quanto incorso nell’ira di Richelieu che aveva vietato severamente i duelli stessi. François-Henri nacque postumo sei mesi dopo la morte del padre e fu educato da una parente prossima, Charlotte Marguerite de Montmorency, che era nientemeno che la principessa di Condé e madre del Gran Condé, assieme al quale fu educato e sotto cui iniziò la carriera delle armi, come aiutante di campo dell’amico, nella sventurata spedizione in Catalogna del 1647, distinguendosi all’assedio di Lerida. Con Condé partecipò alle ultime battute della guerra dei Trent’Anni, prendendo parte alla battaglia di Lens e poi continuò a seguire il principe durante la Fronda. Si distinse ancora a Charenton poi, dopo l’arresto di Condé, organizzò un tentativo fallito per liberarlo. Si rifugiò quindi presso Turenne e con lui combattè le truppe reali nella battaglia di Rethel del 15 dicembre 1650, venendo fatto prigioniero. Libero nel 1651 si legò strettamente a Condé con cui condivise gli anni successivi, l’esilio, la fine della Fronda dei Principi e la guerra contro la Francia assieme agli Spagnoli. Combattè all’assedio di Arras, a Valenciennes e alle Dune, dopodichè, perdonato assieme a Condé da Luigi XIV tornò con lui in Francia dopo la pace dei Pirenei nel 1659. Data da qui l’inizio vero della sua fortuna. Condé organizzò per l’amico nel 1661 il matrimonio con Maddalena di Lussemburgo, duchessa di Piney e probabilmente il più bel partito di Francia. Con il matrimonio François-Henri divenne duca di Piney e pari di Francia.
Nei brevi anni di pace tra il 1661 e il 1667 frequentò assiduamente la corte, distinguendosi per la vita libertina e dissoluta. Coltivò peraltro l’amicizia con Louvois, il grande ministro della guerra di Luigi XIV. Nel 1667-1668 seguì ancora Condé nella breve guerra di Devoluzione e ottenne il grado di luogotenente-generale.
Nel 1672 scoppiò la Guerra d’Olanda, quando il Re Sole invase la Repubblica delle Province Unite. Il comando delle armate fu affidato a Turenne e a Condé ma François-Henri ebbe modo ugualmente di distinguersi. I Francesi invasero l’Olanda provocando l’apertura difensiva delle dighe e l’inondazione della pianura da parte degli Olandesi. Lussemburgo, come ormai il nostro era comunemente chiamato, fu nominato governatore dell’Olanda occupata con base a Utrecht dopo che Condé e Turenne furono rientrati in Francia. Qui ebbe a fare la conoscenza con quello che sarebbe diventato il grande nemico della sua vita, Guglielmo III d’Orange, Stadtholder delle Province Unite e futuro re d’Inghilterra. Egli infatti, alla testa degli Olandesi, tentò di sorprendere i Francesi attaccando Woerden pressò Utrecht il 10 ottobre 1672 ma Lussemburgo ottenne contro di lui la sua prima grande vittoria, dopo aver guidato a piedi le truppe francesi nella notte con un attacco impossibile che sorprese gli Olandesi. Nell’inverno, ghiacciati i campi, portò la desolazione e la distruzione in Olanda, mettendo a ferro e fuoco la cittadina di Bodegraven e provocando indignazione non solo nel nemico ma anche nella corte di Versailles. L’anno successivo, 1673, dimostrò le sue grandi qualità militari guidando la ritirata dell’esercito da Utrecht a Maastricht di fronte a un nemico largamente superiore di numero. Fu fatto Maresciallo di Francia nel 1675; comandante dell’armata del Reno nel 1676 non riuscì a impedire al duca di Lorena di prendere Philippsburg. Tornato nelle Fiandre insieme a Vauban tolse Valenciennes agli Spagnoli, partecipò sotto il duca d’Orléans alla battaglia di Cassel dell’11 aprile 1677 e infine riuscì a battere Guglielmo d’Orange, che l’aveva attaccato malgrado fosse già stata firmata la pace a Nimega, nella battaglia di St.Denis presso Mons il 14 agosto 1678.
Durante la guerra Turenne era morto e Condé aveva compiuto le sue ultime gesta. Lussemburgo era ora il migliore tra i generali francesi, malgrado durante la pace il suo protagonismo a corte gli avesse procurato il sospetto di aver partecipato all'”affare dei veleni” e gli fosse costato alcuni giorni alla Bastiglia e lo stesso favore reale. Il Re Sole lo riammise al proprio servizio solo nel 1688, ormai anziano per gli standard dell’epoca, allo scoppio della grande Guerra della Lega d’Augusta. Comandante dell’armata delle Fiandre Lussemburgo ottenne in questa guerra i suoi maggiori successi contro gli alleati austriaci-olandesi-spagnoli e inglesi. Il 1º luglio 1690 battè a Fleurus il principe di Waldeck e l’anno successivo ancora il Waldeck nello scontro, tutto di cavalleria, di Leuze, il 18 settembre 1691. Dal 1692 si trovò di fronte ancora il principe d’Orange, ora re Guglielmo III d’Inghilterra, e lo vinse nelle grandi battaglie di Steenkerque, il 3 agosto 1692, e Neerwinden, il 29 luglio 1693. Si trattò in entrambi i casi di battaglie con decine e decine di migliaia di soldati impiegati, di dimensioni inusuali fino a pochi anni prima. La dimensione del successo di Lussemburgo fu testimoniato dal numero enorme di bandiere strappate al nemico che, appese nella Cattedrale di Notre-Dame a Parigi, gli valsero il soprannome con cui passò alla storia.
François-Henri de Montmorency non riuscì a vedere la fine della guerra cui aveva legato per sempre il proprio nome. Rientrato a Versailles nel 1694 si ammalò all’inizio dell’inverno e improvvisamente morì. Sfortunatamente per la Francia i suoi successori alla testa dell’esercito, salvo forse Catinat, furono a lui tremendamente inferiori, e questo si vide pochi anni dopo durante la Guerra di Successione di Spagna, quando le armate del Re Sole dovettero confrontarsi con Marlborough ed Eugenio di Savoia.
Per approfondire:
John A. Lynn, The Wars of Louis XIV 1667-1714, Harlow, 1999
Pierre de Ségur, La jeunesse du maréchal de Luxembourg, 1628-1668, Parigi, 1900
Pierre de Ségur, Le maréchal de Luxembourg et le prince d’Orange, 1668-1678, Parigi, 1902
Pierre de Ségur, Le tapissier de Notre-Dame, 1678-1695, Parigi, 1903