Enrico I di Sassonia, L’Uccellatore – Una nuova dinastia al potere

Enrico I di Sassonia (876-936), conosciuto come l’Uccellatore forse per la sua abilità nella caccia, è una figura avvolta nella leggenda.

Sappiamo che ebbe due mogli: Hatheburga di Merseburg (876-909), la prima, dalla quale ebbe il figlio Tankmaro (908-938); Matilde di Ringelheim (?895-968), dalla quale ebbe i figli Ottone (912-973), Gerberga (913/914-984), Enrico (?920-955), Brunone (925-965) ed Hedwig (922- 965).

Avversario di Corrado I (881-918) re dei Franchi Orientali, divenne oggetto delle trame di questi e del suo “sicario” Attone (?830-913), un uomo scaltro. Si tramanda che un banchetto organizzato allo scopo di regalare una collana preziosa ad Enrico I fosse in realtà l’occasione preparata per ucciderlo.

Sfuggito al tranello, nel 919 a Fritzlar fu designato proprio da Corrado I come suo successore e re dei Franchi Orientali.

Widukind di Corvey (?925-?973), il monaco sassone la cui opera “Res Gestae Saxonicae” è una fonte importante di informazioni, ci tramanda l’immagine positiva, sicuramente celebrativa di un uomo prudente, valoroso, capace di incutere rispetto e timore. Un sovrano in grado di stabilire una pace di nove anni con gli Ungari, o Magiari, che da tempo costituivano una minaccia. Una pace che prevedeva un tributo, certo, ma che consentì ad Enrico I di Sassonia di creare ordine nel suo regno; di stabilire amicizie con la Svevia di Burcardo II (883/884- 926), con la Baviera di Arnolfo (?-937) e con la Lotaringia, con la quale fu stretta successivamente anche un’alleanza matrimoniale attraverso sua figlia Gerberga e Gisleberto (†939). Una pace che gli consentì di armarsi di nuovo contro i Magiari per batterli nella Battaglia di Riade del 933.

Alla sua morte avvenuta nel 936, l’intero regno passò nelle mani del figlio Ottone. Una scelta politica diversa rispetto quella che tanto tempo prima era stata fatta dai discendenti di Carlo Magno (742-814), che con il Trattato di Verdun del 843 avevano suddiviso il regno tra Lotario I (795-855), Ludovico il Germanico (802/806-876) e Carlo il Calvo (823-877), decretandone in qualche modo la fine.

Curiosità: l’opera di Widukind di Corvey era dedicata a Matilde di Quedlinburg (955-999), figlia di Ottone I e nipote di Enrico I L’Uccellatore.

LE FONTI

Widukind di Corvey, Le imprese dei Sassoni, introduzione, traduzione e note a cura di P. Rossi, Pisa University Press, 2021.

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