E’ noto quasi a tutti come la grandezza degli Asburgo sia derivata in buona parte dal matrimonio tra Massimiliano e Maria di Borgogna, erede di Carlo il Temerario, che portò agli Asburgo le ricchissime terre dei Paesi Bassi, oggi coincidenti con Olanda, Belgio e Lussemburgo. Meno noto, molto meno noto, è il fatto che buona parte di tali terre pervennero ai Duchi di Borgogna da… i Wittelsbach, la grande dinastia bavarese.
Tutto era cominciato nel ‘300 quando il famoso Ludovico il Bavaro, Sacro Romano Imperatore, aveva sposato in seconde nozze la contessa Margherita, erede delle contee di Hainaut, Olanda e Zelanda. Ludovico, morendo nel 1347, aveva lasciato gli sterminati territori accumulati in seno all’impero ai vari figli. In particolare i figli Guglielmo ed Alberto, oltre ad avere titolo nel condominio sul ducato di Baviera, successero alla madre nelle contee dei Paesi Bassi, cui dedicarono in effetti le proprie vite e le proprie energie. Guglielmo morì pazzo e senza figli nel 1389 e a lui successe Alberto che resse il paese con mano ferma e decisa. Alberto ottenne nella suddivisione della Baviera il piccolo ducato di Straubing e dopo di lui venne il figlio Guglielmo, VI come conte d’Olanda e II come duca di Baviera, che si legò matrimonialmente alla Casa di Borgogna, che già aveva ottenuto il dominio sul Ducato di Brabante e la Contea di Fiandra. Guglielmo morendo nel 1417 lasciava una figlia, Giacomina, ed un fratello, Giovanni, che rimase nella storia con il soprannome di Sans-Pitié, senza pietà, probabilmente il più crudele e sanguinario di tutti i Wittelsbach. Giacomina, nata nel 1401, era stata sposata al delfino di Francia, Giovanni, ma costui era morto proprio nel 1417. Ora doveva ereditare i domini paterni visto che le contee di Hainaut, Olanda e Zelanda non seguivano la legge salica, seguita invece in Baviera. A lei si oppose lo zio Giovanni, che fece leva anche sulle rivalità che soprattutto in Olanda opponevano la nobiltà alle borghesie cittadine. Giacomina cercò inizialmente un appoggio sposando inizialmente il giovane duca Giovanni IV di Brabante, ma mal glie ne incolse, perché il debole marito praticamente si accordò con lo zio, che si impadronì della contea d’Olanda. E dietro allo zio, minacciosa, si intravedeva l’ombra del duca di Borgogna che mirava alla conquista di tutti i territori. Spodestata e tradita, senza appoggi, Giacomina cercò di separarsi dal marito e nel 1423 attraversò il mare recandosi in Inghilterra ove ottenne l’appoggio del principe Humphrey, Duca di Gloucester, fratello del grande Enrico V e tutore per il piccolo Enrico VI. I due si legarono in matrimonio anche se la validità del medesimo fu messa in dubbio. Con supporto inglese Giacomina tornò in Olanda e qui, morto lo zio Giovanni nel gennaio 1425, si trovò a dover combattere direttamente contro la Borgogna. Per tre anni Giacomina lottò contro Filippo il Buono di Borgogna. Vittorie e sconfitte si alternarono, Giacomina prigioniera a Gand riuscì a fuggire travestita da uomo, ma alla fine la povera principessa fu nuovamente tradita. Humphrey l’abbandonò, tornando in Inghilterra con una sua dama di compagnia, e l’infelice Giacomina, alla fine, firmò con il Duca di Borgogna il Trattato di Delft nel 1428, con cui di fatto si sottomise a Filippo, mantenendo il titolo di contessa per la vita. Si ritirò nel castello di Teylingen in Olanda ove si legò sentimentalmente al governatore borgognone, Frank van Borselen, contraendo infine con lui l’unico matrimonio per amore nel 1433. Ma non ne gioì a lungo, poiché venne a morte l’8 ottobre 1436, ufficialmente per tubercolosi, secondo alcune voci avvelenata. Filippo il Buono acquisì così le terre olandesi dei Wittelsbach che poi meno di 50 anni dopo sarebbero finite agli Asburgo. La memoria della vita tragica e sfortunata di Giacomina restò ben impressa nella tradizione storica delle province olandesi.
La rocambolesca fuga di Giacomina dal castello di Gand nel 1425 fu l’oggetto di un episodio della serie televisiva di produzione francese “Le evasioni celebri” trasmesso nei primi anni ’70.
Per approfondire:
Putnam, Ruth, A mediaeval Princess; being a true record of the changing fortunes which brought divers titles to Jacqueline, countess of Holland, together with an account of her conflict with Philip, duke of Burgundy (1401-1436), New York, NY, 1904