Cristianesimo e Teologia

Dall’età apostolica al Concilio di Trento

INTRODUZIONE

Gesù di Nazareth è – o, se si preferisce, è anche – un personaggio storico: questa è la tesi riconosciuta dalla quasi totalità degli accademici e degli studiosi. La religione il cui nome deriva da lui, dal Cristo, ossia dall’«unto» (da Dio), è oggi la più diffusa al mondo. I cristiani sono ben oltre due miliardi, ancorché con denominazioni diverse (cattolici, ortodossi, protestanti, eccetera), e non sono pochi gli individui – anche fra i non esperti – che, a prescindere dalle loro convinzioni, si interessano alla storia della confessione stessa.

Ed è proprio di questa storia – affascinante, talvolta controversa – che il presente lavoro si occupa, muovendosi dagli ultimi secoli dell’Età Antica fino ai primi dell’Era Moderna, dopo aver attraversato l’intero Medioevo.

La maggiore attenzione sarà incentrata sui teologi. Del resto, il loro compito è stato quello di comprendere ed illustrare le principali dottrine del cristianesimo, il cui sviluppo si è disegnato nel corso dei secoli. In altri termini, la teologia (storica) e le varie vicende vissute dalla fede sono questioni che, sebbene diverse, sono comunque strettamente correlate. Sarebbe difficilissimo, se non impossibile, apprendere la storia del cristianesimo senza conoscere a fondo anche quella della relativa disciplina, che ha per altro condotto a dispute e scismi.

Accanto ai teologi stessi, compariranno sul palcoscenico altri personaggi, protagonisti, interpreti, o in qualche caso semplici comparse delle varie vicende susseguitesi nel tempo: imperatori, sovrani, pontefici, vescovi, monaci, missionari, eresiarchi, eresiologi, apologisti. Ed è piuttosto probabile che questo elenco non sia completo. Naturalmente, ciascun attore sarà sistemato sulla scena in cui si è mosso.

Mettetevi comodi. Il lungo viaggio sta per iniziare. Con la speranza sia piacevole per tutti.

Cap.I Origini del cristianesimo ed età apostolica – Il concilio di Gerusalemme. Cenni su San Paolo di Tarso. Il cristianesimo inizia a diffondersi – Le prime comunità cristiane – Il rapporto del cristianesimo con l’Impero romano – Vangeli e Nuovo Testamento – Liturgia e struttura nelle prime comunità
Cap.II Diffusione del cristianesimo nel II e nel III secolo – Persecuzione dei cristiani e letteratura apologetica – Tertulliano: rinvio. Sant’Atenagora di Atene
Cap.III Prime divergenze dottrinario: montanismo e gnosticismo. Generalità – Il montanismo – Lo gnosticismo – Il docetismo – Conclusioni
Cap.IV Lotta alle eresie – Sant’Ireneo di Lione
Interm.1 Il subordinazionismo – Marcione – Il monarchianismo
Cap.V Quinto Settimio Fiorente Tertulliano – Sant’Ippolito di Roma
Cap.VI San Clemente Alessandrino – Origene
Interm.2 Il manicheismo: premessa – Mānī – Dottrina manichea – Organizzazione della comunità manichea
Cap.VII Il cristianesimo nel III secolo: a) da Settimio Severo a Filippo l’Arabo – Segue: b) la persecuzione di Decio. Treboniano Gallo – Segue: c) la persecuzione di Valeriano
Cap.VIII I lapsi – Novaziano – La teologia di Novaziano – Uno sguardo sull’oggi: la questione novazianea. Cenni sul martirologio geronimiano
Cap.IX Episodi precedenti alle persecuzioni. San Maurizio e san Sebastiano – Le persecuzioni dei primi tetrarchi: a) il primo editto – Segue: b) il secondo ed il terzo editto – Segue: c) il quarto editto – Segue: d) differenze nell’Impero – Vicende successive
Interm.3 La nascita del monachesimo cristiano: Sant’Antonio Abate – San Pacomio – San Basilio Magno – Conclusioni
Cap.X Lo scisma meleziano – Il donatismo
Cap.XI La controversia ariana: primordi – Ario – Le conseguenze della questione ariana – Il concilio di Nicea – La reazione anti-nicena
Cap.XII Sant’Atanasio di Alessandria
Cap.XIII Sant’Ilario di Poitiers
Interm.4 Marcello di Ancyra – Fotino di Sirmio – Apollinare di Laodicea – Macedonio di Costantinopoli – Lo scisma meleziano-antiocheno
Interm.5 Papa Damaso I – Il priscillianesimo
Interm.6 Cirillo di Gerusalemme – Le opere di Cirillo di Gerusalemme – San Giovanni Crisostomo – Gli scritti e il pensiero di Giovanni Crisostomo
Cap.XIV Il cristianesimo tra il 360 e il 363- Giuliano l’Apostata – Gioviano, Valentiniano I e Valente – La situazione per l’ortodossia, in Oriente, intorno al 365 – Primi cenni sui Padri cappadoci
Cap.XV I Padri Cappadoci – 1ª parte San Basilio Magno
Cap.XVI I Padri Cappadoci – 2ª parte San Gregorio di Nissa
Cap.XVII I Padri Cappadoci – 3ª parte San Gregorio di Nazianzo
Cap.XVIII Teodosio I e l’Editto di Tessalonica – Il concilio di Costantinopoli a) i canoni – b) il credo niceno-costantinopolitano
Cap.XIX Sant’Ambrogio: Biografia – Attività politica e religiosa – Il governo ecclesiastico di Sant’Ambrogio – Il concilio di Aquileia del 381 – Sant’Ambrogio autore

Nota 1 – Capitoli ed Intermezzi.

Il contributo, in ragione della sua ampiezza, è naturalmente distribuito in più capitoli. In questi, le vicende saranno esposte secondo un ordine cronologico abbastanza rigoroso. Tuttavia, ci sono eventi o personaggi che si sovrappongono fra loro, oppure che hanno rilevanza relativa rispetto a vicende più centrali, od ancora che non possiedono una datazione precisa. Per tali ragioni, fra i capitoli si inseriranno ogni tanto degli intermezzi, utili anche a comprendere concetti, termini o aggettivi in seguito ripresi oppure in precedenza utilizzati. Ad esempio, quando si accennerà al subordinazionismo di Origene, uno scrittore ecclesiastico e teologo del III secolo che ancora oggi è oggetto di interesse e di studio, un precedente intermezzo si sarà occupato del subordinazionismo stesso.

Nota 2 – Traslitterazioni e traduzioni.

Nel corso del lavoro, ci si imbatterà in parole o frasi scritte in lingua originale, quali il greco antico o lo slavo ecclesiastico. Per le relative traslitterazioni in caratteri latini, sempre inserite in parentesi, sono utilizzate la tabella offerta dalla Casa Editrice Morcelliana e quella scientifica Dickinson, con le relative regole ivi indicate. Pertanto, nelle traslitterazioni dal greco, quando l’accento non è indicato, significa che cade sulla penultima sillaba. Ad esempio, la parola Πατέρα, che significa Padre, si traslittera Patera e si legge “Patèra”. Ove necessario, le espressioni in latino saranno tradotte in italiano. Del resto, il latino tardoantico e quello medievale non erano più quello romano. Le invasioni dei barbari, e quindi le lingue che costoro portarono con essi, e la dissoluzione dell’Impero occidentale condussero ad un progressivo allontanamento dalla lingua standard nella scrittura.

Nota 3 – Bibliografia.

Per la stesura del presente contributo, è stata utilizzata una bibliografia intuitivamente vastissima. Fra l’altro, nei vari volumi o articoli consultati, erano sovente presenti richiami o note rimandanti ad altre opere, che evidentemente devono essere citate, con relativo autore. Pertanto, al fine di non intasare la pagina in cui il contributo è pubblicato, o quelle in cui può essere condiviso, le fonti saranno indicate soltanto in conclusione del lavoro medesimo. Questo aspetto sarà ripetuto in calce a ciascun capitolo o intermezzo, sotto la voce bibliografia.

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