Battaglia di Lovanio

1º settembre 891

Lovanio è una città del Belgio, sulle rive del fiume Dyle, nota al giorno d’oggi per molte cose: è sede dell’Università Cattolica di Lovanio, la più antica università del Belgio e la più antica università cattolica tuttora in funzione, con annesso uno dei 5 maggiori ospedali d’Europa; è sede dell’Anheuser Busch InBev, la quinta società mondiale produttrice di beni di consumo e fu il luogo ove maggiormente si consumò uno dei primi orrori del secolo breve, ovvero lo Stupro del Belgio (Rape of Belgium) attuato dall’esercito imperiale tedesco nei primissimi momenti della I Guerra Mondiale, agosto 1914. La bandiera della città di Lovanio è identica a quella austriaca, bianca e rossa a strisce orizzontali, e, secondo la tradizione, deriva da un’antica battaglia nella quale per la prima volta il nome della città appare nella storia.

La seconda metà del IX secolo fu testimone della massima intensificazione delle incursioni vichinghe in Inghilterra e nelle terre europee di nord-ovest: Francia settentrionale, odierni Belgio e Paesi Bassi, fino alla Frisia settentrionale oggi tedesca. In Francia i vichinghi ebbero alterne fortune ma di fatto si limitarono a grandi incursioni favorite dalla debolezza del regime degli ultimi Carolingi: solo all’inizio del secolo successivo si stabilizzarono creando il ducato di Normandia. Nell’attuale Belgio, invece, i vichinghi di origine soprattutto danese si stabilizzarono, creando appunto ove oggi sta Lovanio un grande campo trincerato da cui lanciarono continue incursioni verso l’interno.

In quegli anni, siamo intorno all’890, l’Impero Carolingio si era dissolto definitivamente dopo l’effimero tentativo unitario dell’imperatore Carlo il Grosso tra l’884 e l’887. La Germania era guidata da Arnolfo di Carinzia, un carolingio illegittimo, che nell’887 aveva guidato la ribellione nobiliare che aveva portato alla deposizione di Carlo il Grosso e alla fine definitiva dell’impero. Arnolfo era un valido uomo d’armi, e in seguito s’impose anche in Italia, ottenendo il titolo imperiale e restando famoso nelle vicende romane di papa Formoso. Nell’891 Arnolfo decise di affrontare il problema vichingo per eliminare una volta per tutte la fonte di quelle incursioni che devastavano il territorio della Germania renana. Gli Annali di Fulda (Annales Fuldenses, cronaca principale per la storia della Germania carolingia), fonte principale per la nostra storia, narrano che l’armata tedesca attaccò il campo trincerato dei vichinghi facendone grande strage. Morirono i due capi vichinghi, Siegfried e Godefried, e i corpi dei vichinghi uccisi ostruirono il corso del fiume Dyle. Da questo evento sanguinoso Lovanio trasse la propria bandiera il bianco e il rosso rappresentando infatti le sponde insanguinate del fiume. Arnolfo costruì nella zona un castello di legno, e quello fu il nucleo da cui in seguito nacque la città. Le incursioni nella Germania interna cessarono anche se continuarono gli stanziamenti vichinghi nella zona per alcuni anni, anche se la dimensione fu in seguito estremamente modesta e contenibile sino a cessare del tutto nel secolo successivo.

La battaglia fu importante poiché il successo di Arnolfo, la grande vittoria e la strage di vichinghi ebbe grande eco fin in Inghilterra, venendo ampiamente riportata dalla Cronaca Anglo-Sassone.

Per approfondire:

Mose Apelblat, Was Leuven founded by Vikings ? Lost History and Legend in “The Brussels Times Magazine”, 8 settembre 2016

Bernard S. Bachrach & David S. Bachrach, Warfare in Medieval Europe, c.400-c.1453, New York, NY, 2017

Simon Coupland,  The Carolingian army and the struggle against the Vikings in “Viator. Medieval and Renaissance Studies Vol.35”, 2004

Timothy Reuter (ed.), The Annals of Fulda (trad.ingl.), Manchester, 1992

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