Battaglia di Fontenoy

25 giugno 841

Non è famosa come l’omonima battaglia del 1745 durante la Successione d’Austria, non fu combattuta nello stesso luogo, ma ebbe conseguenze molto, ma molto più importanti, che ancora segnano la storia d’Europa. Questo scontro, probabilmente di grandi dimensioni sotto il profilo militare, è all’origine dell’identità di due grandi nazioni europee, la Francia e la Germania. Carlomagno morendo nell’814 aveva lasciato un impero universale, che comprendeva la Francia, la Germania, l’Italia centro-settentrionale e pure alcune parti dell’Europa orientale. Il figlio e successore di Carlo, Ludovico il Pio, ritornò alla vecchia usanza franca di dividere lo stato tra i figli, mantenendo una sorta di alta sovranità. Ma questo fece si che il suo regno fosse marcato da una serie continua di lotte con i figli stessi, desiderosi di affermare la propria autonomia. Alla fine morendo nell’840 la divisione voluta da Ludovico fu la seguente: Lotario, il figlio primogenito, ebbe la parte orientale e l’Italia con il titolo imperiale e quindi l’alta sovranità, Ludovico (poi detto il Germanico) il secondogenito ebbe la Germania sud-orientale (Baviera e Marca Orientale) e Carlo (poi detto il Calvo), il figlio ultimo nato da un secondo matrimonio dell’imperatore, la parte occidentale, cioè quella che oggi più o meno è la Francia. Per dotare Carlo di un regno Ludovico era passato sopra ai diritti del nipote Pipino, figlio dell’altro figlio Pipino inizialmente dotato dell’Aquitania, poi ribellatosi al padre ma a lui premorto nell’838.

Successe tutto abbastanza in fretta. Carlo il Calvo non riuscì a imporsi in Aquitania che rimase fedele al giovane Pipino. Lotario pretese subito la sovranità completa forte del titolo imperiale e in meno di un anno la parola passò alle armi. Carlo il Calvo e Ludovico il Germanico si allearono mentre Lotario ebbe l’appoggio del giovane Pipino d’Aquitania. Si combattè a Fontenoy-en-Puisaye, in Borgogna, e le forze coinvolte furono ragguardevoli; è stata descritta come probabilmente la battaglia più sanguinosa del IX secolo. Della battaglia è rimasta una cronaca abbastanza dettagliata da un certo Angilberto, un milite dell’esercito di Lotario, conservata nella BNF, che la descrisse come estremamente sanguinosa, ingiusta (dal suo punto di vista) e decisa dal tradimento di alcuni nobili che cambiarono bando nel bel mezzo di essa. Comunque Lotario fu decisamente sconfitto e dovette ritirarsi ad Aquisgrana, da dove comunque riprese la lotta con delle forze militari notevolmente ridotte. Carlo e Ludovico riaffermarono la propria alleanza contro il fratello l’anno successivo, con il famoso Giuramento di Strasburgo, finchè si giunse ad un accomodamento nell’agosto 843 con il trattato di Verdun firmato dai tre fratelli. Con esso Lotario ottenne una larga striscia di territorio dal Mare del Nord alle Alpi (poi detta Lotaringia), l’Italia e il titolo imperiale, Carlo si vide confermata la parte occidentale (e viene così considerato come il primo re di Francia) mentre Ludovico aggiunse alla Baviera la parte orientale, costituendosi così per la prima volta quell’entità omogenea che divenne la Germania. Pipino rimase tagliato fuori, restò un ribelle in Aquitania, finì per allearsi con i pirati vichinghi, e finì oscuramente i suoi giorni dopo l’864. Tali divisioni rimasero di fatto definitive e divennero solo più nette con la scomparsa della Lotaringia nei cinquant’anni successivi.

Nel 1860 Napoleone III volle commemorare l’evento erigendo a Fontenoy un grande obelisco, che esiste tuttora.

Per approfondire:

Nelson, Janet L., Charles the Bald, Londra, 1992

Poupardin, René, The Carolingian Kingdoms (840-877) in “The Cambridge Medieval History, Vol.III”, 1922

Riché, Pierre, I Carolingi. Una famiglia che ha fatto l’Europa (trad.italiana), Firenze, 1987

Scharff, Thomas, Gottesurteil oder Katastrophe? Zur Deutung militärischen Handelns im Frühmittelalter am Beispiel der Schlacht von Fontenoy in “Politischer Deutungsraum Mittelalter“, Góttingen, 2022

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