La sfortunata duchessa di Baviera

Maria di Brabante era figlia di Enrico II, duca di Brabante, e di Maria di Hohenstaufen, ed era nata verso il 1226. Possibilmente era stata promessa al giovane principe Edoardo, futuro Edoardo I d’Inghilterra, ma nulla se ne fece. Il 2 agosto 1254, invece, fu sposata al duca Ludovico II di Baviera. Era appena cominciato il Grande Interregno e Ludovico era probabilmente, insieme al fratello Enrico XIII, il più grande e il più potente dei principi tedeschi. I due fratelli si erano appena divisi il ducato: a Ludovico era toccata l’Alta Baviera con il Palatinato, a Enrico la Bassa Baviera.
Il matrimonio di Maria con Ludovico non fu allietato da figli e non fu felice, concludendosi dopo meno di due anni con un’oscura tragedia rimasta famosa nella pur violenta storia del Medio Evo tedesco.
Maria risiedeva con il marito nel castello di Mangoldstein a Donauwörth. Era il 1255 quando, essendo Ludovico lontano da casa per gestire affari di stato nel Palatinato, Maria apparentemente scrisse due lettere, una per il marito ed una per un altro nobile, vassallo del marito. Disgrazia vuole che le lettere venissero scambiate, per cui il duca Ludovico ricevette la lettera destinata all’altro e si convinse che la moglie fosse responsabile di adulterio.

Secondo la tradizione Ludovico, pieno di gelosia e di rancore, non solo uccise immediatamente lo sfortunato messaggero, ma si precipitò a casa cavalcando senza sosta per cinque giorni e cinque notti e, arrivato al castello uccise con le proprie mani prima il castellano che cercava di frenarlo e poi una dama di corte. Dopodichè uccise la cameriera della moglie gettandola da una finestra e infine uccise la povera Maria, prima pugnalandola e poi decapitandola.
La leggenda probabilmente ricamò su tutto ciò, diventando l’evento l’argomento di numerose ballate e racconti. Quello che è certo è che Maria di Brabante fu decapitata nel castello di Mangoldstein il 18 gennaio 1256 e fu sepolta nella Chiesa della Croce di Donauwörth.
L’adulterio rimase comunque non provato e il Papa Alessandro IV ordinò a Ludovico di fondare un monastero quale penitenza per il proprio delitto: fu così che nacque la celebre Abbazia di Fürstenfeld.

Per approfondire:

Adalbert von Bayern, Die Wittelsbacher, Geschichte unserer Familie, Monaco, 1979

James R. Planché, Descent of the Danube, from Ratisbon to Vienna, during the autumn of 1827, Londra, 1828

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