Battaglia di Roncisvalle

15 agosto 778

Difficile qualificare Roncisvalle come una grande battaglia. La seconda metà dell’VIII secolo vide colossali battaglie campali in cui fu impegnato l’Impero Bizantino, contro i Bulgari e contro il Califfato Abbaside, eppure nessuna di queste lasciò un segno indelebile nella storia e soprattutto nella cultura e nella letteratura medievale al pari di Roncisvalle. A occidente gli ultimi anni del secolo furono testimoni dell’epopea di Carlomagno e della costituzione del grande impero franco che sarebbe poi diventato il Sacro Romano Impero. Ma quest’epopea, che pur vide i Franchi confrontarsi militarmente con Longobardi, Sassoni, Bavari, Avari e Saraceni, non ricorda grandi battaglie campali, per cui Carlomagno, unico tra i grandi conquistatori della storia, resta associato solo ad un fatto d’arme minore quale appunto questo.

Il territorio della Francia sud-occidentale non era stato acquisito stabilmente dal regno franco dopo la battaglia di Poitiers e le campagne dei Pipinidi concluse dalla presa di Narbona nel 759. Il ducato d’Aquitania manteneva una notevole autonomia e così pure il ducato di Vasconia, immediatamente più a sud, che si estendeva a cavallo dei Pirenei occidentali sulla costa del Golfo di Biscaglia. Soprattutto nei Pirenei la sua popolazione era costituita da Baschi, un popolo in larga parte ancora pagano, che interagiva un po’ con tutti, i Franchi, i Musulmani in Spagna e gli Asturiani di discendenza visigota. I tentativi franchi di imporre l’autorità su tali popolazioni sino ad allora avevano avuto modesto successo.

In quel periodo la Spagna musulmana era scossa dal conflitto tra i funzionari di osservanza Abbaside e gli ultimi rampolli Omayyadi che avevano preso il potere a Cordoba. Carlo ascoltò il proposito Abbaside e decise di invadere la Spagna, fiducioso del fatto che i musulmani d’Aragona e Catalogna, di osservanza Abbaside, l’avrebbero aiutato.

Le cose per i Franchi non andarono esattamente come previsto. Posero l’assedio a Saragozza che non aprì loro le porte come promesso. Girarono parecchi soldi e alla fine il prode Carlo decise di ritirarsi, visto che gli giunsero notizie di attività ostili dei Sassoni a nord-est del regno. Ma decise di lasciare il marchio alla sua spedizione, sopprimendo nientemeno che i fieri Baschi, e abbattendo le mura della loro capitale, Pamplona (qui il leggendario mi sa la fece da padrone). Alla fine si ritirò, marciando attraverso i Pirenei, onusto di gloria e di vittoria e fors’anche di oro ottenuto dai Musulmani di Saragozza. I fieri Baschi erano arrabbiati, e al passo di Roncisvalle tesero un agguato alla retroguardia dell’esercito, che scortava altresì il bottino. Ebbero dalla loro parte la sorpresa e forse anche il numero. La retroguardia dell’esercito franco fu fatta a pezzi, i carriaggi furono presi, molti nobili caddero. Magra consolazione i loro nomi furono consegnati all’eternità: Rolando, governatore militare della Bretagna, Eggiardo, Maggiordomo di Palazzo, Anselmo, Conte Palatino, più quelli che nacquero dalla fertile penna di Ludovico Ariosto.

Roncisvalle non ebbe grandi consequenze, Carlo invase nuovamente la Spagna in seguito, e creò la Marca Hispanica. Il territorio ove si verificò il fatto d’arme si organizzò politicamente nel secolo successivo, e si chiamò Regno di Navarra. Ma i fatti furono raccontati dalla Chanson de Roland nell’ XI/XII secolo, e poi da tanti altri, tra cui il nostro famoso Ariosto. L’unica sconfitta patita da Carlomagno rimase nella storia più dei suoi successi.

Per approfondire:

Robert-Henri Bautier, La campagne de Charlemagne en Espagne (778), la réalité historique, in “Bulletin de la Société des sciences, lettres & arts de Bayonne, n.135”, 1979

Xavier de Cardaillac, La bataille de Roncevaux in “Revue des Pyrénées et de la France méridionale, t.22“, 1910

Xabier Irujo, Charlemagne’s Defeat in the Pyrenees: The Battle of Rencesvals, Amsterdam, 2021

Renée Mussot-Goulard, Roncevaux, 15 août 778, Parigi, 2006

Iñaki Sagredo, La Derrota de Carlomagno. Investigación sobre la batalla de Roncesvalles 778, Pamplona, 2013

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