Fu ucciso l’11 agosto (o il 18 settembre) 1377 a seguito di una sommossa ghibellina contro il suo governo, fedele alla Chiesa. I fratelli Napoleone e Corradino di Cola di Ranaldo, a capo di numerosi armati, penetrarono nel suo palazzo, lo presero e lo scaraventarono da una finestra. Il cadavere coperto di ferite sarebbe rimasto per più giorni sul selciato della piazza.(1)
(1)Carlo Ciucciovino, La cronaca del Trecento italiano, Vol.IV, 1376-1400, Roma, 2020 pp.88-89