Roberto de Cabanni

Tra i favoriti della regina Giovanna I, fa da questa creato conte di Eboli e Gran Siniscalco del regno di Napoli. Fu in seguito accusato di esser coinvolto nell’assassinio del marito della regina, Andrea d’Ungheria, e arrestato assieme alla madre, Filippa, alla sorella Sancia contessa di Morcone e al conte di Terlizzi. Imprigionato a Castel dell’Ovo confessò sotto tortura e fu barbaramente giustiziato (condotto su una carretta, lapidato e quindi bruciato) in Napoli il 2 agosto 1346.(1)

(1)Ingeborg Walter, CABANNI, Roberto de, in Dizionario Biografico degli Italiani, Vol.15, 1972