Aveva rinunciato al dogato nel gennaio 1458 in favore del re di Francia Carlo VII, ottenendone in cambio la signoria su Gavi e Voltaggio. Pentitosi in seguito della scelta tentò di ottenere nuovamente il potere in Genova, con l’appoggio del duca di Milano e del re di Napoli. Fallito un primo tentativo durante il secondo, il 14 settembre 1459, penetrò nelle mura ma si ritrovò in breve isolato e fu ucciso a colpi di mazza ferrata, dopo un breve inseguimento per le vie della città, da Giovanni Cossa, comandante militare per il governatore francese Giovanni d’Angiò.