La duchessa di Paliano

Violante Diaz Garlon era figlia di Antonio Diaz Garlon, 3º conte di Alife e di Cornelia Piccolomini; sposò Giovanni Carafa, nipote di papa Paolo IV e creato da questi 1º duca di Paliano. Stanca delle continue infedeltà del marito intrecciò una relazione con Marcello Capece, un nobiluomo di corte, ma la relazione fu in breve scoperta per la delazione di una dama di compagnia della duchessa, Diana Brancaccio. Giovanni Carafa fece arrestare il Capece e quindi lo uccise pugnalandolo a morte nel luglio 1559; nella stessa occasione il duca sgozzò Diana Brancaccio. Le ragioni d’onore imponevano peraltro una ritorsione pure contro Violante che il 29 agosto 1559 fu strangolata nel castello dei Carafa a Gallese dal proprio fratello Ferrante Diaz Garlon, 4º conte di Alife, alla presenza del proprio zio Leonardo di Cardine. Eletto al pontificato Pio IV si scatenarono le vendette contro i nipoti del papa che si erano distinti per prepotenze, venalità e ruberie varie e l’omicidio di Violante finì ad arricchire i capi d’accusa. Giovanni Carafa fu arrestato con il fratello, cardinale Carlo Carafa, e con i due assassini Ferrante e Leonardo. Processati furono riconosciuti colpevoli e mentre a Carlo, in quanto cardinale, fu concesso lo strangolamento, essi vennero tutti e tre decapitati nella prigione di Tor di Nona il 5 marzo 1561(1).

(1)Fabio Boni, La vicenda della morte di Carlo e Giovanni Carafa in alcuni testi di fine Cinquecento e Seicento, in Romanica Silesiana, n.1, 2020