Probabile istigatore della congiura che portò all’assassinio del vicerè di Sardegna Manuel de los Cobos y Luna, 4º marchese di Camarasa, abbandonò l’isola con altri nobili per sfuggire alla caccia datagli dal nuovo vicerè, Francesco Tuttavilla, duca di San Germano. Insieme a Sylvestro Aymerich, Francesco Cao e Francesco Portugues si rifugiò a Nizza sotto la protezione del duca di Savoia. Nel 1671 furono tuttavia convinti a rientrare nell’isola con l’inganno da un emissario del vicerè, Giacomo Alivesi, ma furono presto tutti traditi. L’Aymerich, il Cao e il Portugues furono uccisi e decapitati all’Isola Rossa, oggi nel comune di Trinità d’Agultu e Vignola, il 25 luglio 1671. Jacopo e un suo servo furono invece tratti prigionieri a Cagliari ove vennero pubblicamente giustiziati il 15 giugno.(1)(2)
(1)Bruno Anatra, CASTELVÌ, Iacopo Artaldo, in “Dizionario Biografico degli Italiani, Vol.22“, 1979
(2)Francesco Loddo Canepa, Gli omicidi Laconi – Camarassa, in araldicasardegna.org, s.d.