Fu ucciso il 16 maggio 1412 sul sagrato della chiesa di San Gottardo in Corso a Milano da un folto gruppo di congiurati appartenenti a famiglie nobili della città – Pusterla, Aliprandi, Trivulzio, del Majno – che desideravano sottrarre il potere a Giovanni Maria, ritenuto inadatto e mentalmente instabile, e darlo a discendenti di Bernabò.