Malgrado non si fosse recato con il fratello Piergentile all’incontro di San Severino Marche con il rettore Giovanni Vitelleschi e i fratellastri Gentilpandolfo e Berardo, cadde ugualmente vittima della congiura pochi giorni dopo nello stesso mese di settembre 1433. Raggiunto a Camerino da Gentilpandolfo e dai figli di Berardo ebbe con loro un alterco e poco dopo fu ucciso da sicari di Berardo a colpi di accetta.