Giovanni di Ragogna

Signore del castello di Torre, nei pressi di Pordenone, era vassallo del patriarca d’Aquileia mentre la città era soggetta ai duchi d’Austria. Accusato di aver tentato di far assassinare il capitano austriaco di Pordenone, Niccolò Mordax, il 12 aprile 1402 fu assediato dalla popolazione infuriata nel suo castello, che fu dato alle fiamme. Egli perì nell’incendio assieme alla moglie, ad alcuni figli e alcuni familiares; tre o quattro figli si salvarono gettandosi dalle finestre.(1)

(1)Andrea Benedetti, Storia di Pordenone, Pordenone, 1964 p.66