Giberto VI da Correggio

Era al servizio della Repubblica di Siena come comandante dell’esercito levato per fronteggiare Jacopo Piccinino, che con le sue bande e l’appoggio del re di Napoli mirava a ritagliarsi uno stato personale nell’Italia centrale. Avutosi sentore di contatti tra di lui e il Piccinino il governo della repubblica lo convocò a Siena e qui, in un’infuocata riunione nel palazzo del governo il 6 settembre 1455, fu ucciso da alcuni armati su indicazione dei priori di Balia, venendo il suo cadavere gettato poi dalla finestra nella piazza sottostante.