La sorte di numerosi baroni napoletani fatti arrestare nel 1486 dal re Ferdinando I a seguito della famosa congiura cosiddetta, appunto, dei Baroni, è stata per lungo tempo oggetto di svariate speculazioni.(1)(2)(3) Per alcuni degli arrestati, Giovanni Caracciolo, duca di Melfi, Pirro del Balzo, principe di Altamura, e Angilberto del Balzo, duca di Nardò, si suggerì fossero stati uccisi in carcere a Castel dell’Ovo, il 25 dicembre 1490 o 1491, strangolandoli e quindi precipitandoli in mare. Varie illazioni sono state fatte inoltre sulla morte in carcere di Marino Marzano, principe di Rossano: alcuni lo hanno confuso con il figlio Giovan Battista, altri ne hanno fissato la morte al 1489 e altri ancora lo hanno fatto trasferito ad Ischia all’ascesa al trono di Alfonso II nel 1494 e qui ucciso da un moro. Appare ora tuttavia pressochè certo che i primi tre morirono in carcere per vecchiaia o malattia mentre nel caso del Marzano regna ancora l’incertezza.(4)
(1)Franca Petrucci, CARACCIOLO, Giovanni, in Dizionario Biografico degli Italiani, Vol.19, 1976
(2)Franca Petrucci, DEL BALZO, Pirro, in Dizionario Biografico degli Italiani, Vol.36, 1988
(3)Patrizia Sardina, MARZANO, Marino, in Dizionario Biografico degli Italiani, Vol.71, 2008
(4)Elisabetta Scarton, La congiura dei baroni del 1485-87 e la sorte dei ribelli, in AA.VV. , Poteri, relazioni, guerra nel regno di Ferrante d’Aragona, Napoli, 2011