Appartenente al ramo di Filettino si diede al brigantaggio dai propri feudi posti sui confini tra lo Stato della Chiesa e il Regno di Napoli, suscitando parecchie lamentele presso il papa da parte dei vicerè spagnoli. In ultimo la sua aggressione ai danni di un corriere veneziano portò al suo arresto da parte delle autorità pontificie. Avendo tentato di fuggire da Castel Sant’Angelo suscitò l’ira del papa Gregorio XIII che ne ordinò l’esecuzione sommaria, che ebbe luogo per decapitazione il 29 novembre 1583(1)
Tra i suoi figli Antonio e Pompeo si distinsero anch’essi per violenze e attività illecite e finirono uno sul patibolo e l’altro massacrato dagli abitanti di Veroli.
(1)Gaspare De Caro, CAETANI, Cesare, in “Dizionario Biografico degli Italiani, Vol.16”, 1973