Antonio Ottoni

Signore di Matelica, perse la signoria nel 1559 quando il popolo di Matelica, stanco dei soprusi del reggente Anton Maria, zio di Antonio, con una sommossa cacciò la famiglia Ottoni dalla città. Antonio riottenne in seguito de jure la signoria nel 1563 ad opera del pontefice Pio IV. Tuttavia, insoddisfatto dei nuovi termini con cui alla famiglia Ottoni fu attribuito il vicariato pontificio, si ritirò con parecchi armati nella rocca delle Macere, da dove pare abbia esercitato il banditismo. Per ultimo un omicidio commesso da un suo bravo presso la rocca portò il Commissario Pontificio, Giovan Battista Doria, a chiedere la consegna del colpevole. Essendosi Antonio rifiutato il Commissario pose l’assedio alla rocca, che in breve si arrese a discrezione. Antonio fu catturato, processato e giustiziato a Matelica per decapitazione nel gennaio 1564. La rocca delle Macere fu demolita dalla popolazione nel successivo mese di aprile.(1)(2)

(1)Luigi Passerini Orsini de’ Rilli, OTTONI DI MATELICA. Famiglia estinta nel 1737, in “Famiglie celebri italiane, 160, Tav.IV”, Milano, 1869

(2)Camillo Acquacotta, Memorie di Matelica, Ancona, 1838 pp. 171-177