Alberico da Romano

Fu giustiziato il 26 agosto 1260 assieme alla moglie, i figli e le figlie dopo essersi arreso a discrezione al marchese Azzo VII d’Este a San Zenone (oggi San Zenone degli Ezzelini) in esecuzione di una sentenza di morte emessa dal “podestà” di Treviso. Dopo essere stato costretto ad assistere alla decapitazione dei cinque figli maschi (Giovanni, Alberico, Romano, Ugolino e Tornalice) e alla morte sul rogo della moglie Margherita e delle due figlie Griseida e Amabilia fu legato alla coda di un cavallo e trascinato per i rovi e gli sterpi fino alla morte. Il suo corpo fu portato a Treviso, squartato e quindi bruciato.